L'Istituto di Istruzione Superiore Via Romana 11/13 è operativo dal 1 settembre 2012, ed è stato creato dal Decreto ministeriale n. 27 del 5 marzo 2012 all'interno dei provvedimenti governativi volti alla razionalizzazione del sistema scolastico nazionale e al controllo della spesa pubblica. Vi confluiscono due istituti scolastici di prestigio e di importante tradizione sul territorio dei Castelli romani. Quelli che seguono sono due brevi profili delle rispettive storie.
Si trova nella zona dei Castelli Romani a pochi chilometri dalla Capitale in una località caratterizzata, in passato, da una vocazione agricola, in particolare viti-vinicola, alla quale sono collegate alcune importanti industrie del settore. In questo ultimo decennio nel territorio si é particolarmente sviluppato il settore terziario con espansione dei servizi in campo creditizio, assicurativo, di consulenza finanziaria, di supporto contabile-fiscale alle piccole e medie imprese e agli operatori commerciali.
Nel corso degli anni l'Istituto ha continuato a mantenere, come la città, la sua tradizionale forza attrattiva verso le località limitrofe, l’inclinazione all'accoglienza e all'ospitalità che rende oggi l'Istituto luogo d'incontro e momento di crescita culturale, civile e umana per i giovani che provengono, oltre che da Ciampino, da Marino, Albano, Morena, Frattocchie, Castel Gandolfo, Pavona, ecc.
Il Pontefice Gregorio XVI con un suo chirografo del 12 dicembre 1837 volle donare al comune di Marino un grandioso palazzo con annessa chiesa e terreno, obbligando il Comune a destinare l'immobile all'esercizio delle scuole pubbliche per la popolazione di Marino.
Ad organizzare e gestire la scuola furono chiamati i padri Dottrinari che si dimostrarono ottimi educatori. Il 15 gennaio 1919 il marchese Achille Fumasoni Biondi acquistava dal Comune il Collegio Gregoriano adiacente alla chiesa della SS. Trinità sul corso Vittoria Colonna, impegnandosi per un decennio a istituire e condurre a sue spese una scuola privata di tipo tecnico commerciale e agrario, sulla quale il Comune non avrebbe dovuto avere nessuna influenza, né didattica, né amministrativa, dovendo persino le tasse scolastiche restare a favore del Fumasoni.
Il 22 febbraio 1919 l'atto fu perfezionato per rogito Simoncelli e il Comune, nella persona del sindaco Quagliarini, vendeva tutti i beni donati dal Papa per lire 65.000 al marchese Achille Fumasoni Biondi, che li acquistava per i suoi figli. Qualche mese dopo l' acquisto il Fumasoni riscuoteva dal Ministero della Guerra lire 85.000 per danni cagionati allo stabile durante la prima guerra mondiale. Nel 1930 il Comune riscattava dal marchese il palazzo con gli annessi spazi e servitù per lire 650.000 e adibiva l' edificio a scuole elementari. Tuttavia, a prescindere, dalla proprietà dell'immobile, tra il sindaco e il marchese si era stabilito che nell'antico collegio sarebbe stata ospitata una scuola tecnica per operai e che sarebbe stata aperta entro l'anno 1919-20. Il Consiglio comunale di Marino delibera di chiederne l'autorizzazione al Ministero per l'Industria Commercio e Lavoro e il 4 settembre 1919 per decreto Reale fu istituita la scuola. L'apertura del primo anno scolastico però avvenne nel marzo 1920. Il ritardo fu dovuto ai restauri che si resero necessari dopo la permanenza nei locali dei prigionieri di guerra.